Così diceva
Maria Montessori:
“Il bambino mira
chiaramente ed energicamente all’indipendenza.
La conquista
dell’indipendenza comincia con il primo giorno di vita.
Mentre l’essere
si sviluppa perfeziona se stesso,
sorpassa ogni ostacolo che trova sul suo cammino
e una forza vitale e attiva lo guida verso la sua evoluzione.
sorpassa ogni ostacolo che trova sul suo cammino
e una forza vitale e attiva lo guida verso la sua evoluzione.
Questa forza
vitale di evoluzione stimola il bambino ad atti diversi e
la sua attività non ostacolata si manifesta in ciò che noi chiamiamo gioia di vivere:
la sua attività non ostacolata si manifesta in ciò che noi chiamiamo gioia di vivere:
Il bambino è
sempre entusiasta, il bambino è sempre felice.”
In sostanza l’indipendenza, ovvero l’autonomia, favorisce
lo sviluppo di una sana autostima, un sano senso di libertà e una profonda
fiducia in se stessi e verso gli altri. Un bambino che impara ad essere
autonomo sarà un adulto in grado di gestire meglio la propria vita e di dare un
maggiore contributo alla società che lo circonda.
E per aiutare i nostri bimbi a sviluppare la loro indipendenza basta
aiutarli a compiere piccoli grandi gesti quotidiani che li facciano sentire “grandi”
e in grado di fare da soli. Grazie alle linee guida trovate trovate in libri,
come “Il bambino consapevole. Un nuovo modo di essere genitori” e “Mamma io
sono grande! Come far fiorire la personalità dei bambini” entrambi di Aletha
Solter, e proposte anche dall’silo nido in cui abbiamo iscritto Emma prima e
Tommaso poi, siamo riusciti ad aiutare Emma (ora treenne) a “fare da sola” già dall'età di un anno (per piccole cose adatte alla sua età) e più si rendeva
consapevole di essere in grado di fare qualcosa più voleva (e vuole) farla e
vuole poi farne di altre, e così si sta verificando anche per il nostro piccolo
Tommaso (unenne).
È importantissimo non sostituirci ai nostri bambini ad ogni loro
richiesta di aiuto, ma cercare, in base alla loro età e alla loro “forza” di
renderli autonomi insegnandoli i piccoli gesti della quotidianità nel modo più
corretto possibile: mangiare da soli, prima useranno le mani poi impareranno a
usare le posate; lavarsi prima le mani, poi la faccia, poi i denti; spogliarsi
e vestirsi da soli; piegare tovaglioli e vestiti…
Potete facilitare le loro azioni con piccoli
accorgimenti come ad esempio allestire il bidet del bagno a loro lavandino: noi
abbiamo applicato uno specchio (Ikea) alla loro altezza, sopra il bidet, messo
il loro necessaire per la toilette ovvero spazzolini da denti, sapone,
asciugamani e spazzola e questo facilita molto la loro autonomia rispetto all’uso
del lavandino che, anche se posizioniamo una scaletta per arrivarci, rimane
comunque una cosa “dei grandi”. Un'altra facility riguarda il lettino, già dall’età
di un anno e ½ abbiamo tolto la spondina al lettino di Emma e lo abbiamo
abbassato all’ultimo livello per favorire le sue salite e discese in autonomia.
La camera dei giochi poi ha tutto alla loro altezza, tutto alla loro portata di
mano e tutto diviso per settori: l’area morbida attrezzata con cuscini per la
lettura, l’area cucina con stoviglie e tavolino e sedie della loro altezza,
utilizzati anche per disegnare e creare, l’area travestimenti con un armadio
Ikea della loro altezza, tutti i giochi riposti in apposite scatole e/o
scomparti divisi per tipologia (lego, costruzioni, bambole, macchinine,
puzzle..) in modo sia più facile per loro sia trovare i giochi che
riposizionarli poi dopo averli usati.
Inizialmente avrete pavimenti sporchi (cibo per
terra) o bagnati (acqua in bagno) o stanze in disordine ma fa tutto parte del
loro percorso di crescita, non sgridateli, nemmeno se sbagliano, anzi
sottolineate le loro doti per ogni singola conquista e fate capire loro che gli
errori sono solo occasioni per imparare a fare sempre meglio!
Non ostacolateli poi quando prendono delle
iniziative, lasciateli liberi di provare a loro modo, lasciategli il tempo di
cui hanno bisogno per affinare le proprie capacità e imparare e vedrete che
spesso vi stupiranno!
Proponetegli anche cose leggermente superiori
alle sue capacità coinvolgendoli in faccende quotidiane (come apparecchiare la tavola,
spolverare, rifare il letto, mettere a posto i vestiti stirati), li stimolerete
a dare sempre il meglio di sè e vedrete che saranno i bambini stessi a chiedervi
sempre più spesso di “fare da soli” e aiutarvi.
La ricerca e l’abitudine ad una certa precisione nei gesti permette poi ai
bambini di abituarsi a fare attenzione ad ogni attività che compiono, ad essere
in qualche modo più “presente a se stessi” e meno sbadati, ad usare
intelligentemente e in maniera raffinata i sensi e il corpo. Parola di mamma!
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